Andrea Riccardi si sofferma sul suo ultimo saggio e sull’incontro tra le religioni
per la pace, promosso a Washington dalla Comunità di Sant’Egidio
(24 aprile 2006 - RV) Mantenere vivo lo “spirito di Assisi” attraverso il confronto,
lo scambio e la preghiera comune. Con questo obiettivo avrà luogo a Washington, dopodomani
e giovedì, l’incontro mondiale tra le Religioni per la pace, uno degli eventi promossi
dalla Comunità di Sant’Egidio nel ventennale della Giornata mondiale di preghiera
per la pace di Assisi, voluta da Giovanni Paolo II. Al centro della riflessione alcune
grandi tematiche dei nostri giorni, quali il dialogo interreligioso e il contributo
delle religioni per la prevenzione del genocidio. Temi, questi, che si ritrovano nell’ultimo
saggio “Convivere” scritto dal fondatore della Comunità di Sant’Egidio, Andrea Riccardi,
pubblicato in questi giorni per i tipi di Laterza. Al prof. Riccardi, in partenza
per la capitale americana, Alessandro Gisotti ha chiesto come nasca l’idea di questo
saggio sulle sfide del mondo di oggi a popoli e religioni: