(21 aprile 2006 - RV) Il direttore aggiunto dell'Agenzia internazionale per l'energia
atomica, Olli Heinonen, ha rifiutato di recarsi a Teheran per una ispezione: chiaro
segnale che l'Iran non ha intrapreso i passi richiesti dalla stessa Aiea in materia
di disarmo. Dagli Stati Uniti, intanto, il presidente Bush e il segretario di Stato,
Condoleeza Rice, continuano a ribadire che la via da seguire con la Repubblica islamica
è quella diplomatica, sottolineando però che l’opzione militare rimane sul tavolo.
Ma nelle decisioni americane sull’Iran quanto conta la grande richiesta energetica
del momento? Giada Aquilino lo ha chiesto a Fulvio Scaglione, vicedirettore di Famiglia
Cristiana ed esperto di questioni iraniane: