2006-04-13 18:32:47

STATI UNITI: SODDISFAZIONE DEI VESCOVI PER LA DECISIONE DELLA BANCA MONDIALE DI CANCELLARE IL DEBITO DEI 17 PAESI PIU’ POVERI DEL MONDO




WASHINGTON, 13 apr. - “Un’iniziativa che toglierà un grande peso ai nostri fratelli e sorelle più vulnerabili nel mondo”. Con queste brevi parole il presidente della Commissione episcopale per la politica estera mons. Thomas Weski ha espresso la soddisfazione dei vescovi degli Stati Uniti per la recente decisione della Banca Mondiale di cancellare il debito dei 17 paesi più poveri del pianeta per un totale di 37 milioni di dollari. La decisione è stata ratificata a fine marzo dal Consiglio di Amministrazione della Banca che ha così accolto le richieste formulate al G8 dello scorso luglio a Gleneagles. Le misure per il graduale annullamento del debito scatteranno a partire dal prossimo 1° luglio e dovranno essere completate nell’arco di 40 anni. L’intera operazione è mirata a consentire ai singoli governi di aumentare le spese per programmi di riduzione della povertà. Tra i beneficiari dell’iniziativa vi sono numerosi Paesi africani. In ‘lista d’attesa’ è la Mauritania, che potrebbe rientrare nel gruppo se il suo governo “rafforzerà la capacità di gestione della spesa pubblica”. L’insieme di queste misure deve essere ancora approvato in via ufficiale e definitiva dal Consiglio dei governatori della Banca mondiale, che si riunirà il 22 e 23 aprile.
L’importante decisione della Banca mondiale è uno dei frutti della vasta campagna di pressione per la cancellazione del debito condotta in questi anni a livello internazionale da numerose Chiese cristiane e organizzazioni non governative e culminata durante il Grande Giubileo del 2000.
(Cns – ZENGARINI)








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