STATI UNITI: SODDISFAZIONE DEI VESCOVI PER LA DECISIONE DELLA BANCA MONDIALE DI CANCELLARE
IL DEBITO DEI 17 PAESI PIU’ POVERI DEL MONDO
WASHINGTON, 13 apr. - “Un’iniziativa che toglierà un grande peso ai nostri
fratelli e sorelle più vulnerabili nel mondo”. Con queste brevi parole il presidente
della Commissione episcopale per la politica estera mons. Thomas Weski ha espresso
la soddisfazione dei vescovi degli Stati Uniti per la recente decisione della Banca
Mondiale di cancellare il debito dei 17 paesi più poveri del pianeta per un totale
di 37 milioni di dollari. La decisione è stata ratificata a fine marzo dal Consiglio
di Amministrazione della Banca che ha così accolto le richieste formulate al G8 dello
scorso luglio a Gleneagles. Le misure per il graduale annullamento del debito scatteranno
a partire dal prossimo 1° luglio e dovranno essere completate nell’arco di 40 anni.
L’intera operazione è mirata a consentire ai singoli governi di aumentare le spese
per programmi di riduzione della povertà. Tra i beneficiari dell’iniziativa vi sono
numerosi Paesi africani. In ‘lista d’attesa’ è la Mauritania, che potrebbe rientrare
nel gruppo se il suo governo “rafforzerà la capacità di gestione della spesa pubblica”.
L’insieme di queste misure deve essere ancora approvato in via ufficiale e definitiva
dal Consiglio dei governatori della Banca mondiale, che si riunirà il 22 e 23 aprile. L’importante
decisione della Banca mondiale è uno dei frutti della vasta campagna di pressione
per la cancellazione del debito condotta in questi anni a livello internazionale da
numerose Chiese cristiane e organizzazioni non governative e culminata durante il
Grande Giubileo del 2000. (Cns – ZENGARINI)