2006-04-13 18:32:34

SRI LANKA: NONOSTANTE PROTESTE DELLE MINORANZE CRISTIANE PROCEDE L’ITER DELLA CONTROVERSA LEGGE ANTI-CONVERSIONI




COLOMBO, 13 apr – Nonostante le promesse del nuovo governo per il rispetto della libertà religiosa in Sri Lanka, procede l’iter della controversa “Bill on Prohibition of Forcible Conversion”, meglio conosciuta come legge anti-conversione. Il 5 aprile il presidente del Parlamento srilankese ha nominato i membri del Comitato legislativo permanente incaricato di esaminare il testo finale della legge. L’approvazione da parte della Commissione è l’ultimo passo prima della votazione definitiva. Cattolici e minoranze religiose in Sri Lanka si dicono “allarmati” dalla notizia e chiedono al nuovo presidente Mahinda Rajapakse di rispettare le promesse fatte ai cittadini dopo il suo insediamento lo scorso novembre. Proposto nel 2004 dal partito nazionalista buddista Jathika Hela Urumaya (Jhu), il testo prevede che ogni cittadino convertito debba informare della sua decisione le autorità locali entro un periodo stabilito e severe pene per chi converte “persone da una religione all’altra con la forza o con mezzi fraudolenti”. Nel maggio 2005 la proposta di legge è stata parzialmente approvata con qualche emendamento, dopo che nel 2004 la Corte Suprema aveva dichiarato incostituzionali alcune sue parti. Ora il Comitato legislativo permanente, studierà gli emendamenti proposti e passerà  il testo al Parlamento. Secondo alcuni analisti cristiani a Colombo, ci sono molte probabilità che la legge passi “nonostante contravvenga i principi stessi della Dichiarazione universale dei diritti dell’Uomo”. “Il Parlamento potrebbe fermarla - avvertono gli esperti - solo se il voto sarà segreto, altrimenti nessuno avrà il coraggio di esprimersi contro”.
(AsiaNews – ZENGARINI)








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