CITTA' DEL MESSICO, 13 apr. - Tre arcivescovi messicani hanno qualificato di opportunismo
commerciale l'inziativa intrapresa a Washington dalla National Geographic Society
di pubblicare nella Domenica delle Palme il cosiddetto "Vangelo di Giuda" di origine
probabilmente gnostica. Il cardinale Juan Sandoval, arcivescovo di Guadalajara, incontrando
trecento giovani nella località dove si sta edificando un Santuario dei Martiri, ha
detto che "i nemici della Chiesa stanno esibendo antichi argomenti, scritti apocrifi
per confondere il popolo, ed il popolo, se non approfondisce la propria fede, va a
confondersi". Riferendosi al "Vangelo di Giuda" il cardinale Sandoval ha messo in
guardia contro "scritti apocrifi che offrono soltanto una sfilza di menzogne e di
favole". L'arcivescovo di Città del Messico, il cardinale Norberto Rivera, nell'omelia
della Domenica delle Palme, riferendosi al testo ha detto che esso "non è né un vangelo
né è di Giuda". L'arcivescovo di Monterrey, mons. Francisco Robles, ha detto che nella
vicenda l'unica che ci guadagna è la National Geographic ribadendo che "gli unici
documenti storici ed autentici per la fede cristiana sono i Vangeli cosiddetti Canonici".