2006-04-04 17:57:18

INDIA : LA CHIESA PLAUDE ALLA NUOVA CAMPAGNA GOVERNATIVA CONTRO ABORTI SELETTIVI DI FETI FEMMNILI, ANCHE SE LA RITIENE INSUFFICIENTE




NEW DELHI, 4 apr. - Il mondo cattolico indiano plaude alla nuova campagna lanciata dalle autorità del Paese contro la diffusa pratica degli aborti selettivi di feti femminili, ma ammonisce che solo un profondo cambiamento di mentalità nella società indiana potrà sradicare questa piaga. Ogni anno in India, grazie anche alla possibilità di conoscere il sesso del nascituro tramite l’ecografia prenatale, vengono abortiti migliaia di feti di sesso femminile. Una pratica legata ad antichi pregiudizi e retaggi culturali che, tra l’altro, sta causando marcati squilibri demografici con drammatiche conseguenze sociali. Per questo il Ministero indiano per la tutela della donna e del bambino ha lanciato in questo mese di marzo il Decennio per la sopravvivenza delle bambine, mentre le autorità della capitale New Delhi hanno annunciato una campagna di incentivi economici per favorire la nascita di bambine femmine. Per Suor Maria Scaria, coordinatrice della Commissione Giustizia e Pace dell’arcidiocesi di Delhi, si tratta di misure in sé  “molto positive”, ma la cui efficacia dipende in ultima istanza dall’effettiva volontà di attuarle. Anche il divieto oggi in vigore in India di informare i genitori sul sesso del nascituro - spiega la religiosa - continua infatti ad essere sistematicamente aggirato, soprattutto dalle famiglie più benestanti. Anche per Virgina Saldana, segretario esecutivo dell’Ufficio per i laici della Federazione delle Conferenze episcopali dell’Asia (Fabc), ed ex responsabile della Commissione per le donne della Conferenza episcopale indiana, il problema è a monte e non potrà essere risolto senza un radicale cambiamento di mentalità: “Nessuna legislazione potrà migliorare la situazione se non cambia l’atteggiamento di fondo della società indiana verso le bambine femmine”, ha detto all’agenzia Cns.  Per questo - ha sottolineato - occorre sensibilizzare le persone sui pregiudizi e le discriminazioni sessuali, diffuse anche in seno alla Chiesa, a cominciare dalle scuole.
L’India non è oggi il solo Paese a praticare l’aborto selettivo di feti femminili. Ci sono Stati, come Afghanistan, Nepal, Pakistan, Cina e Corea del Sud, che si trovano ad affrontare lo stesso problema.
(Cns – ZENGARINI)








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