JINGXIAN, 28 mar. - Il 28 febbraio scorso, è deceduto mons. Pietro Fan Wen-xing, di
anni 85, Vescovo emerito della Diocesi di Kinghsien (Jingxian), nella Provincia cinese
dell'Hebei. I funerali sono stati celebrati, il 4 marzo scorso. La salma è stata tumulata
nel cimitero del villaggio cattolico di Qingcaoche. Molti fedeli, per i quali mons.
Fan è stato padre e pastore, si sono detti rattristati per la sua scomparsa, ma sicuri
di avere un altro patrono in cielo. Il presule era nato, il 27 gennaio del 1921,
a Zhujiahe, villaggio a 250 chilometri a sud di Pechino, dove più di 3 mila cattolici
furono uccisi durante la rivoluzione cosiddetta dei "boxers". A 14 anni entrò nel
seminario minore diocesano e, terminati gli studi di teologia a Pechino, presso l'Università
Fu Jen, nel 1948 venne ordinato sacerdote. Due anni dopo, fu nominato Vicario Generale
della Diocesi. Oltre alla attività pastorale, mons. Fan lavorò come medico in un ospedale
di Jingxian, fino agli anni della cosiddetta "rivoluzione culturale" (1966-1976),
durante la quale fu condannato dal regime comunista alla rieducazione e ai lavori
forzati in una miniera di sale.Consacrato vescovo di Jingxian nel 1981, mons. Fan
si adoperò immediatamente per la riapertura della casa delle religiose, del seminario
minore e per la costruzione di varie chiese, trovando anche il tempo di scrivere la
storia della Diocesi. Nel 1999, a causa della salute e dell'età, mons. Fan
rassegnò le sue dimissioni. Gli succedette mons. Mattia Chen Xilu, a sua volta colpito,
nel 2002, da una paralisi e tuttora in coma. Dei 120 Martiri Cinesi canonizzati
nel 2000 dal Servo di Dio Papa Giovanni Paolo II, cinque provengono dal villaggio
natale di mons. Fan, il "villaggio dei Santi", come lo chiamano nell'Hebei.
Mons. Peter Feng Xin mao, Vescovo Coadiutore, testimonia che durante tutti gli anni
di malattia, che costrinsero mons. Fan a letto o su una sedia a rotelle, non si è
mai lamentato, ha solo ringraziato Dio e pregato. Lucido fino agli ultimi istanti,
ha salutato i presenti con un "Dio ci benedica!" e si è addormentato nel Signore.
Dopo la sua morte, i fedeli e il clero hanno vegliato ininterrottamente in preghiera
fino al giorno della sepoltura. La diocesi di Jingxian conta 25 mila fedeli,
27 sacerdoti, 60 religiose, 15 seminaristi nel Seminario Maggiore ed 80 nel Minore,
30 chiese, 4 cliniche. (Comunicato-MANCINI)