ANGOLA: PRIMA ASSEMBLEA ORDINARIA DELLA CONFERENZA EPISCOPALE
LUANDA, 24 mar. - Le gravi conseguenze ecologiche e socio-economiche dello sfruttamento
delle risorse naturali dell’Angola preoccupano i Vescovi locali. È quanto è emerso
dalla prima Assemblea ordinaria della Conferenza Episcopale di Angola e Sao Tomé (CEAST)
che si è riunita a Luanda a metà marzo.
“Lo sfruttamento dei beni naturali
che Dio ha donato all’Angola, petrolio, diamanti e altri minerali, deve essere fatta
con criteri che tengano conto non solo del bene attuale della popolazione, ma anche
di quello delle generazioni future” ha affermato il portavoce della Conferenza Episcopale,
Mons. Eugenio Dal Corso, Vescovo di Suarimo e Amministratore Apostolico di Cabinda.
Mons.
Dal Corso ha ricordato in particolare che la creazione di nuove imprese di sfruttamento
dei giacimenti diamantiferi nella regione di Lundas, è stata una delle principali
problematiche discusse nell’Assemblea: “è emersa la preoccupazione per l’impatto ambientale,
ecologico, sociale ed economico che queste attività possono comportare”.
Nel
corso dell’Assemblea Plenaria i Vescovi hanno deciso di convocare la terza settimana
sociale della Chiesa cattolica angolana che si terrà nel 2007. Secondo Mons. Dal Corso,
la settimana sociale è un appuntamento importante per la vita della comunità cattolica
angolana e di tutto il Paese perché è un momento di riflessione che influisce sulla
coscienza dei cittadini, dei deputati e dei governanti.
I Vescovi di Angola
e Sao Tomé hanno espresso la loro preoccupazione anche per il rispetto dei diritti
umani in alcune diocesi angolane: Benguela, Luena, Malange, Saurimo e Dundo.
Sul
piano ecclesiale i Vescovi stanno pianificando la creazione di una facoltà di Teologia
in Angola.
Al termine dell’Assemblea Plenaria della CEAST è stato pubblicato
un messaggio che sottolinea l’importanza della capacità della Chiesa locale di sostenersi
autonomamente dal punto di vista finanziario. “L’impegno per l’autosostentamento,
che è affermato sia dagli Atti degli Apostoli sia dal concetto di Chiesa- famiglia
di Dio del Sinodo sull’Africa, sottolinea chiaramente che nella Chiesa tutti i suoi
membri devono assumere un ruolo attivo nei diversi ambiti di vita della comunità”. (Fides
– MANCINI)