MADRID, 23mar. - “Ovviamente ci rallegriamo che i terroristi rendano pubblica la volontà
di non ammazzare”. “Ma ci sembra poco: Eta dovrebbe annunciare il suo scioglimento
e la sua sparizione, questo aspettano i cittadini”. Così il padre Martínez Camino,
portavoce e segretario generale dei vescovi spagnoli dopo aver saputo dell’annuncio
della banda terroristica di iniziare una “tregua permanente” dal prossimo 24 marzo.
“Sembra anche evidente che Eta non può in alcun modo contrattare il rispetto ai diritti
fondamentali delle persone, né il funzionamento normale delle istituzioni democratiche
che hanno la legittimità e il mandato di proteggere la solidarietà e il bene comune
della Spagna” ha aggiunto. Martínez Camino ha ricordato che la posizione della Chiesa
è nelle dichiarazioni dei vescovi già note e nell’Istruzione Pastorale “Sulla valutazione
morale del terrorismo in Spagna, delle sue cause e sue conseguenze”. La vicinanza
con le vittime del terrorismo è stato un altro aspetto considerato dal portavoce:
“Vorrei esprimere un'altra volta la vicinanza e la solidarietà della Chiesa con le
persone che soffrono, con le persone che hanno sofferto le conseguenze delle azioni
terroristiche di Eta, dei suoi assassinii, delle sue estorsioni, delle sue imposizioni
e minacce di ogni tipo”. (Sir - MANCINI)