(22 marzo 2006 - RV) In Spagna, l’organizzazione armata basca ETA, ha annunciato un
cessate il fuoco permanente che entrerà in vigore a partire da sabato prossimo. La
tregua – precisa l’ETA con un comunicato - ha lo scopo di dare un “impulso democratico”,
che assicuri “i diritti del popolo basco” e la possibilità di “sviluppo di tutte le
opzioni politiche”. Una tregua permanente dell’ETA era la condizione, posta dal governo
di Rodriguez Zapatero, per poter aprire un dialogo di pace. L'Eta dal 1968 e' stata
responsabile di numerosi attentati che hanno causato fino ad oggi oltre 800 morti.
Il premier spagnolo Jose' Luis Rodriguez Zapatero ha oggi affermato che la posizione
del governo sulla tregua Eta ''e' di cautela e di prudenza''. Zapatero ha chiesto
la collaborazione di tutte le forze politiche affinche' ''ci unisca la speranza''
della fine del conflitto. Parlando in parlamento e rispondendo ad un'interrogazione,
Zapatero ha sottolineato che ''il processo di pace sara' lungo e difficile, difficile
e lungo'' ed ha espresso la speranza di poter ''contare su tutte le forze politiche''.
Il premier ha quindi invitato a rivolgere in questo momento soprattutto ''la memoria
alle vittime''. Da parte sua il premier basco Juan Jose' Ibarretxe ha commentato
l'annuncio della tregua permanente dell'Eta affermando che quella odierna e' ''una
giornata storica''. Ibarretxe, citato dai media, ha assicurato che contattera'
tutti i partiti politici baschi, inclusa Batasuna, per negoziare una normalizzazione
da sottoporre poi a consultazione popolare. Ibarretxe ha invitato l'Eta a ''non
frustrare mai piu' l'illusione del nostro popolo'', e le forze politiche a rendere
''irreversibile'' il processo di pace.
Ecco il testo completo del gruppo
armato separatista Eta fornito dall’Agenzia Ansa:
“Un messaggio da Euskadi
Ta Askatasuna (Eta) al popolo Basco. Eta ha deciso di dichiarare una tregua
permanente a partire dal 24 marzo 2006. L'obiettivo di questa decisione e'
di promuovere un processo democratico nel Paese Basco in modo tale da costruire
una nuova cornice nella quale siano riconosciuti i diritti che ci spettano come
Popolo e assicurando nel futuro la possibilita' di sviluppo di tutte le opinioni
politiche. Alla fine di questo processo i cittadini baschi devono avere l'ultima
parola e la decisione sul loro futuro. Gli Stati spagnolo e francese devono riconoscere
i risultati di questo processo democratico, senza nessun tipo di limitazione.
La decisione che prendiamo sul nostro futuro come cittadini baschi dovra' essere
rispettata. Facciamo un appello a tutte le persone coinvolte di agire con
responsabilita' e di in conseguenza con il passo fatto dall'Eta. Eta fa un appello
anche alle autorita' di Spagna e Francia affinche' rispondano positivamente a
questa nuova situazione, lasciando da parte la repressione. Infine, facciamo
un appello ai cittadini e alle cittadine basche perche' vengano coinvolti in questo
processo e lottino per i diritti che ci spettano come Popolo. Eta mostra il suo
desiderio e volonta' che il processo iniziato arrivi fino alla fine, in modo tale
da ottenere una vera situazione democratica per Euskal Herria (il Paese Basco) superando
anni di conflitto e costruendo una pace basata sulla giustizia. Riaffermiamo il
nostro impegno a proseguire nel futuro in accordo con questa volonta'. Il superamento
del conflitto, qui e ora, e' possibile. Questo e' il desiderio e la volonta' di Eta”.