2006-03-22 16:59:37

L'ETA annuncia una tregua permanente


(22 marzo 2006 - RV) In Spagna, l’organizzazione armata basca ETA, ha annunciato un cessate il fuoco permanente che entrerà in vigore a partire da sabato prossimo. La tregua – precisa l’ETA con un comunicato - ha lo scopo di dare un “impulso democratico”, che assicuri “i diritti del popolo basco” e la possibilità di “sviluppo di tutte le opzioni politiche”. Una tregua permanente dell’ETA era la condizione, posta dal governo di Rodriguez Zapatero, per poter aprire un dialogo di pace. L'Eta dal 1968 e' stata responsabile di numerosi attentati che hanno causato fino ad oggi oltre 800 morti. Il premier spagnolo Jose' Luis Rodriguez Zapatero ha oggi affermato che la posizione del governo sulla tregua Eta ''e' di cautela e di prudenza''. Zapatero ha chiesto la collaborazione di tutte le forze politiche affinche' ''ci unisca la speranza'' della fine del conflitto. Parlando in parlamento e rispondendo ad un'interrogazione, Zapatero ha sottolineato che ''il processo di pace sara' lungo e difficile, difficile e lungo'' ed ha espresso la speranza di poter ''contare su tutte le forze politiche''. Il premier ha quindi invitato a rivolgere in questo momento soprattutto ''la memoria alle vittime''. Da parte sua il premier basco Juan Jose' Ibarretxe ha commentato l'annuncio della tregua permanente dell'Eta affermando che quella odierna e' ''una giornata storica''. Ibarretxe, citato dai media, ha assicurato che contattera' tutti i partiti politici baschi, inclusa Batasuna, per negoziare una normalizzazione da sottoporre poi a consultazione popolare. Ibarretxe ha invitato l'Eta a ''non frustrare mai piu' l'illusione del nostro popolo'', e le forze politiche a rendere ''irreversibile'' il processo di pace.


Ecco il testo completo del gruppo armato separatista Eta fornito dall’Agenzia Ansa:

“Un messaggio da Euskadi Ta Askatasuna (Eta) al popolo Basco.
Eta ha deciso di dichiarare una tregua permanente a partire dal 24 marzo 2006.
L'obiettivo di questa decisione e' di promuovere un processo democratico nel Paese Basco in modo tale da costruire una nuova cornice nella quale siano riconosciuti i diritti che ci spettano come Popolo e assicurando nel futuro la possibilita' di sviluppo di tutte le opinioni politiche. Alla fine di questo processo i cittadini baschi devono avere l'ultima parola e la decisione sul loro futuro. Gli Stati spagnolo e francese devono riconoscere i risultati di questo processo democratico, senza nessun tipo di limitazione. La decisione che prendiamo sul nostro futuro come cittadini baschi dovra' essere rispettata.
Facciamo un appello a tutte le persone coinvolte di agire con responsabilita' e di in conseguenza con il passo fatto dall'Eta. Eta fa un appello anche alle autorita' di Spagna e Francia
affinche' rispondano positivamente a questa nuova situazione, lasciando da parte la repressione.
Infine, facciamo un appello ai cittadini e alle cittadine basche perche' vengano coinvolti in questo processo e lottino per i diritti che ci spettano come Popolo. Eta mostra il suo desiderio e volonta' che il processo iniziato arrivi fino alla fine, in modo tale da ottenere una vera situazione democratica per Euskal Herria (il Paese Basco) superando anni di conflitto e costruendo una pace basata sulla giustizia. Riaffermiamo il nostro impegno a proseguire nel futuro in accordo con questa volonta'. Il superamento del conflitto, qui e ora, e' possibile. Questo e' il desiderio e la volonta' di Eta”.








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