ARMAGH, 18 mar. - "La legge civile stabilisce dei principi essenziali, ma per costruire
una società davvero inclusiva, accogliente e rispettosa delle persone di culture,
lingue e tradizioni diverse, occorre qualcosa di più". È quanto afferma l'arcivescovo
di Armagh, mons. Seán Brady, nel messaggio per la festa di ieri di San Patrizio,
patrono d'Irlanda. "La prossima settimana - afferma l'arcivescovo nel messaggio -
si celebrerà la Settimana interculturale, promossa dalla Commissione dell'Irlanda
del Nord per l'uguaglianza insieme al Comitato consultivo nazionale sul razzismo e
l'interculturalismo". Un incontro "che mira ad incoraggiare un maggiore coinvolgimento
e un maggiore senso di appartenenza nelle persone che provengono da minoranze etniche".
"Ciò che serve realmente - precisa al riguardo mons. Brady - è la proclamazione e
la testimonianza vissuta della verità di Cristo, una verità portata nel nostro Paese
da San Patrizio", perché "è solo la verità di Cristo che educa le coscienze e promuove
l'autentica dignità della persona umana". "La sua festa - rammenta il presule - unisce
gli irlandesi di tutto il mondo, perché egli è simbolo della nostra storia ed eredità".
"Migrante due volte nella nostra terra - conclude Brady - dopo il primo timoroso tentativo,
Patrizio vi ritornò sorprendentemente una seconda volta". E proprio lui, che si autodefiniva
"rifugiato rozzo e ignorante", venne "misteriosamente scelto dalla provvidenza di
Dio". (Sir - MANCINI)