MERSIN, 15 mar. - Non era un ladro il giovane che ha “aggredito la chiesa parrocchiale
di Mersin”, in Turchia. La sua azione rientra invece in una campagna di intimidazioni
e di violenze della quale sono vittime i cristiani di Turchia, che ha lo scopo di
allontanare i fedeli. E’ quanto ha sostenuto ieri davanti alla stampa il frate minore
cappuccino Hanri Leylek, assalito da un giovane con il coltello. “Abbiamo presentato
un documento sull’aggressione alla chiesa - aggiunge il religioso -, nel quale si
sostiene che il giovane non è venuto per rubare, ma per creare terrore e si chiede
alla polizia di indagare sui motivi dell’aumento di questi attacchi alla Chiesa e
ai luoghi cristiani. Non si tratta – sottolinea - di gesti di pazzi solitari, ma atti
di un’organizzazione che vuole spaventare i fedeli per farli allontanare dalla Chiesa.
Qui ci sono ragazzi che da due giorni non vengono a scuola e famiglie preoccupate.
Si mira all’intimidazione del diverso, ma i cristiani non sono diversi, non vengono
da fuori, sono turchi essi stessi”. (Asianews - MANCINI)