INDIA: RICERCA SU SENSO DI APPARTENENZA E FEDE TRA I GIOVANI CATTOLICI INDIANI
MUMBAI, 8 mar. 06 - La stragrande maggioranza dei giovani indiani ha un forte
senso di appartanenza alla Chiesa e prega regolarmente, ma per contro è meno consapevole
delle implicazioni concrete della fede. E’ quanto risulta da una ricerca condotta
a livello nazionale dalla Provincia salesiana di Mumbai in occasione del centenario
della presenza della congregazione in India. L’indagine è stata realizzata nell’arco
di tre anni su un campione rappresentativo di 3.609 giovani di età compresa tra i
12 e i 25 anni. Più del 93 per cento degli intervistati ha dichiarato di sentire la
propria appartenenza alla religione cattolica, l’82 per cento prega quotidianamente
e il 29 per cento va a messa ogni giorno. Per contro, dalla ricerca emerge l’impressione
di un’interiorizzazione superficiale della fede: molti giovani cattolici indiani sembrano
più disorientati quando si tratta di mettere concretamente in pratica gli insegnamenti
di questa fede. Secondo il responsabile dello studio, don Darryl D’Souza, direttore
del Bosco Information Service di Mumbai questa scarsa consapevolezza potrebbe avere
implicazioni serie nel lungo termine , poiché rischia di tradursi in quell’apatia
religiosa che ha colpito tanti giovani cattolici europei, oppure, nei momenti di crisi,
di spingere molti giovani ad allontanarsi dalla Chiesa e ad avvicinarsi a sette fondamentaliste.
L’indicazione che ne hanno tratto i ricercatori è dunque che occorre rivedere la pastorale
giovanile in India, perché la fede venga meglio interiorizzata e vissuta come un’esperienza
più profonda dalle nuove generazioni. (Ucan – ZENGARINI)