1a Domenica di Quaresima: Gesù invita a credere al Vangelo. Il commento di padre
Rupnik
In questa 1a Domenica di Quaresima, il Vangelo ci mostra Gesù che, sospinto dallo
Spirito nel deserto, vi rimane quaranta giorni, tentato da satana; stava con le fiere
e gli angeli lo servivano. Dopo l’arresto di Giovanni, Gesù si reca nella Galilea
predicando il vangelo di Dio dicendo:
«Il tempo è compiuto e il regno di Dio
è vicino; convertitevi e credete al vangelo».
Su questo brano evangelico ascoltiamo
il commento del teologo gesuita padre Marko Ivan Rupnik: ********** Gesù
torna dal deserto dove ha vinto le tentazioni. Il deserto richiama l’antica alleanza,
è l’incapacità del popolo di rimanere fedele al Signore. Cristo afferma che è venuto
il tempo giusto, che nella storia è arrivata una svolta definitiva: si inaugura l’era
della signoria di Dio, il tempo in cui l’azione di Dio sull’umanità sarà una piena
sinergia, una libera adesione del divino e dell’umano. Questa è l’apparizione di Gesù
Cristo. Conversione vuol dire orientarsi con l’adesione al suo annuncio, dare un’assoluta
precedenza alla parola di Cristo. Nessuna parola neanche nel massiccio mercato di
idee e annunci del nostro tempo può essere paragonata alla predicazione di Cristo.
Aderendo a lui la sua parola ci illumina in modo da poter veder noi stessi la nostra
storia personale come pure la storia dei popoli del mondo in una luce nuova. La conversione
in fondo vuol dire vedere ogni giorno più lontano, più integralmente noi stessi e
la storia in rapporto a Cristo nostro Salvatore. **********