PORTO ALEGRE 25 feb. - "Trasformaci affinché, offrendo noi stessi, diventiamo tuoi
collaboratori, ricercando l'unità completa e visibile dell'unica Chiesa di Gesù Cristo,
divenendo prossimo a tutti nell'attesa e nel desiderio della piena rivelazione del
tuo regno attraverso la venuta di un nuovo cielo e di una nuova terra". E' la parte
finale della preghiera che fa da messaggio finale della nona assemblea del Consiglio
Ecumenico delle Chiese chiusasi a Porto Alegre in Brasile, giovedì scorso. Il messaggio
finale sotto la forma di preghiera consegue dal fatto che il tema stesso dell'assise
era una invocazione: "Trasforma il mondo, o Dio, nella tua grazia". I delegati delle
348 chiese, che compongono il Consiglio Ecumenico, hanno riassunto dibattiti e proposte
nel messaggio finale sui temi quali la salvaguardia del creato, la violenza nel mondo,
il dialogo tra i cristiani e tra le religioni. E' la prima volta che il Consiglio
Ecumenico delle Chiese ha tenuto la propria assemblea in America Latina. Questa particolarità
è stata segnata da una particolare dichiarazione, che i delegati hanno voluto trasmettere
all'intero continenete latinoamericano. Nel documento si sottolinea, tra l'altro,
che l'espressione "teologia della liberazione" riferita alle chiese latinoamericane
è stato "un dono di Dio alla Chiesa tutta intera". (MANCINI)