Benedetto XVI: la vita umana è sacra perché creata da Dio. In Vaticano, il Congresso
internazionale sull'embrione umano nella fase del preimpianto
(28 febbraio 2006 - RV) Dio non fa differenza tra la vita venuta alla luce e quella
non nata, perché entrambe portano in sé il segno della sua paternità, da sempre difesa
dalla Chiesa. E’ la riflessione che Benedetto XVI ha compiuto intrattenendosi questa
mattina con i circa 350 partecipanti al Congresso internazionale iniziato stamani
nell’Aula nuova del sinodo, in Vaticano. Il Congresso, promosso dalla Pontificia Accademia
per la Vita e in programma fino a dopodomani, si intitola “L’embrione umano nella
fase del preimpianto” e concentra la propria attenzione, tra etica e diritto, sui
primissimi stadi di sviluppo delle cellule embrionali. Il servizio di Alessandro De
Carolis.
Sugli obiettivi
del congresso, Giovanni Peduto ha intervistato il vescovo Elio Sgreccia, presidente
della Pontificia Accademia per la vita:
Seconda e
ultima giornata di lavori, in Vaticano, del Congresso internazionale promosso dalla
Pontificia Accademia per la Vita sull’embrione umano nella fase del preimpianto. Ieri,
nell’udienza ai partecipanti all’evento scientifico, Benedetto XVI aveva ribadito
con forza il “carattere sacro e inviolabile di ogni vita umana, dal suo concepimento
sino alla sua fine naturale”. Un “giudizio morale”, ha affermato il Papa, che “vale
già agli inizi della vita di un embrione, prima ancora che si sia impiantato nel seno
materno”. Ma torniamo alla sessione di stamani del Congresso con il servizio di Alessandro
Gisotti: