2006-02-23 18:22:05

SRI LANKA: I CATTOLICI E LE ALTRE COMUNITA’ RELIGIOSE PREGANO PER IL BUON ESITO DEI COLLOQUI A GINEVRA TRA GOVERNO E LTTE
 


 COLOMBO, 23 feb - I cattolici e le altre comunità religiose dello Sri Lanka sperano e pregano intensamente per il buon esito dei nuovi colloqui tra i rappresentanti governativi e quelli dei ribelli delle ‘Tigri per la liberazione della patria tamil’ (Ltte). I colloqui sono iniziati ieri e proseguono oggi a Ginevra, sempre sotto l’egida della Norvegia, con lo scopo di rivedere e aggiornare l’accordo di tregua in vigore dal 2002, ma negli ultimi mesi più volte violato, con accuse reciproche. In vista dell’incontro i cattolici cingalesi sono stati esortati a tenere recite del rosario e a rivolgere preghiere speciali, mentre in molte parrocchie, soprattutto nelle diocesi settentrionali controllate dai ribelli tamil, si sono celebrate Sante Messe per chiedere che l’agognata pace diventi una realtà. Ai primi di febbraio, una delegazione della Conferenza dei Superiori maggiori dello Sri Lanka (Cmrs) ha poi incontrato il capo dell’ala politica del Ltte per sollecitare la dirigenza del movimento guerrigliero a perseverare sulla via del dialogo. Da parte loro, i ribelli tamil hanno chiarito in questi giorni che sul tavolo dei negoziati c’è solo la revisione dell’accordo di tregua e non deve quindi intendersi come la ripresa dei colloqui di pace, sospesi nell’aprile del 2003. Dall’esito di questi colloqui, hanno minacciato, dipenderà se in Sri Lanka si riaprirà il processo di pace o si tornerà al conflitto aperto. Si stima che almeno 65mila persone abbiano perso la vita nel conflitto etnico cingalese, iniziato ventitre anni fa.(Ucan – ZENGARINI)








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