SRI LANKA: I CATTOLICI E LE ALTRE COMUNITA’ RELIGIOSE PREGANO PER IL BUON ESITO
DEI COLLOQUI A GINEVRA TRA GOVERNO E LTTE
COLOMBO, 23 feb - I cattolici e le altre comunità religiose dello Sri Lanka sperano
e pregano intensamente per il buon esito dei nuovi colloqui tra i rappresentanti governativi
e quelli dei ribelli delle ‘Tigri per la liberazione della patria tamil’ (Ltte).
I colloqui sono iniziati ieri e proseguono oggi a Ginevra, sempre sotto l’egida della
Norvegia, con lo scopo di rivedere e aggiornare l’accordo di tregua in vigore dal
2002, ma negli ultimi mesi più volte violato, con accuse reciproche. In vista dell’incontro
i cattolici cingalesi sono stati esortati a tenere recite del rosario e a rivolgere
preghiere speciali, mentre in molte parrocchie, soprattutto nelle diocesi settentrionali
controllate dai ribelli tamil, si sono celebrate Sante Messe per chiedere che l’agognata
pace diventi una realtà. Ai primi di febbraio, una delegazione della Conferenza dei
Superiori maggiori dello Sri Lanka (Cmrs) ha poi incontrato il capo dell’ala politica
del Ltte per sollecitare la dirigenza del movimento guerrigliero a perseverare sulla
via del dialogo. Da parte loro, i ribelli tamil hanno chiarito in questi giorni che
sul tavolo dei negoziati c’è solo la revisione dell’accordo di tregua e non deve quindi
intendersi come la ripresa dei colloqui di pace, sospesi nell’aprile del 2003. Dall’esito
di questi colloqui, hanno minacciato, dipenderà se in Sri Lanka si riaprirà il processo
di pace o si tornerà al conflitto aperto. Si stima che almeno 65mila persone abbiano
perso la vita nel conflitto etnico cingalese, iniziato ventitre anni fa.(Ucan – ZENGARINI)