PAKISTAN: LA COMMISSIONE GIUSTIZIA E PACE CONDANNA VIGNETTE, MA ANCHE VIOLENZA E INTOLLERANZA
RELIGIOSA
LAHORE, 18 feb – La Chiesa cattolica in Pakistan condanna come “provocatorie”
le vignette su Maometto, ma denuncia anche che l’intolleranza nel Paese è frutto del
linguaggio usato da politici, media e libri di testo, come pure dall’esistenza di
leggi discriminatorie.. Un comunicato emesso giovedì dalla Commissione di Giustizia
e Pace (Ncjp) sottolinea il bisogno che “i media internazionali siano più sensibili
al sentimento religioso dei vari gruppi, inoltre è diritto di tutte le popolazioni
vivere in un’atmosfera libera dal pregiudizio religioso, cosa che pone una responsabilità
nella libertà d’espressione”.Nell’esprimere solidarietà ai musulmani offesi, la Ncjp
deplora le violente proteste di questi giorni che hanno distrutto proprietà pubbliche
e private, tra cui anche edifici appartenenti alla comunità cristiana. Nel comunicato,
firmato da mons. Lawrence John Saldanha e Peter Jacob, presidente e segretario generale
della Ncjp, si chiede al governo pakistano di sensibilizzare la gente “sulle conseguenze
di un concetto deviato di blasfemia”. “Il linguaggio usato dai funzionari governativi
è esso stesso incitazione all'estremismo religioso”. Inoltre , denuncia la Commissione,
“non ci si può aspettare che la gente non metta in pratica ciò che impara: l’intolleranza
nel Paese si insegna attraverso i manuali scolastici, i mezzi di informazione e politiche
condotte sulla base di leggi discriminatorie” (la legge sulla blasfemia, ndr). “Bisogna
affrontare tutto questo – sottolinea la dichiarazione – affinchè la società sviluppi
una cultura di pace”. L’appello finale è rivolto al governo: “I ministeri competenti
adottino sforzi comuni per eliminare l’intolleranza e diffondere l’armonia sociale
e il rispetto interreligioso”. (AsiaNews – LZ)