ITALIA/UCRAINA: CONTINUA IL RICORDO DEL VESCOVO IVAN CHOMA
ROMA, 18 feb.- In Ucraina e all’estero continua la commemorazione del vescovo Ivan
Choma, rettore della Basilica Cattolica Greco-Ucraina di Santa Sofia e dell’Università
Cattolica Ucraina (UCU) di San Clemente. Il vescovo è morto il 3 di febbraio e le
sue esequie hanno avuto luogo a Santa Sofia, a Roma, martedì 7 febbraio. Il Patriarca
Lubomyr Husar lo ha accompagnato nei suoi ultimi giorni, condividendo con lui la Santa
Eucaristia e celebrando il primo ufficio per il defunto venerdì 3 febbraio al Policlinico
Gemelli. Secondo l’arcivescovo Myroslav Marusyn, il vescovo Choma era amico dei rifugiati
e di migliaia di seminaristi, a cui dava un rifugio e un’educazione cristiana. “Dal
1946 in poi, come giovane sacerdote a Roma, ha avuto il coraggio di raccogliere un
libro bianco di testimonianze provenienti dalla sua terra natale sul martirio della
Chiesa locale”, aveva affermato lo stesso arcivescovo durante la sua omelia nella
Messa funebre. La cerimonia è stata caratterizzata da una profonda dignità e dai canti
del coro dei seminaristi.
A sua volta il vescovo Hlib Lonchyna, come
apocrisario-procuratore della Chiesa Greco-cattolica presso la Santa Sede, ha ricordato
il defunto vescovo Choma in italiano sottolineandone la gentilezza e l’ umiltà. “Era
- ha detto il vescovo - un sacerdote, totalmente consacrato a Dio, che considerava
la realtà dalla prospettiva dell’eternità”. (Zenit – MANCINI)