GERMANIA/RUSSIA: LA CRISI DELLA FAMIGLIA RUSSA INCIDE SULLE POCHE VOCAZIONI
KÖNIGSTEIN, 17 feb.- Non è nei seminari, ma nella crisi della famiglia che bisogna
situare l’attuale mancanza di vocazioni in Russia. Lo ha constatato monsignor Andrzej
Steckiewicz, vicario generale dell’Arcidiocesi della Madre di Dio di Mosca. Nella
sua recente visita ad “Aiuto alla Chiesa che Soffre” (ACS) – la cui sede centrale
si trova nella città tedesca di Königstein –, il prelato ha sottolineato che l’attuale
crisi delle vocazioni in Russia “non ha la sua base nei seminari, ma nella famiglia”,
perché “dove non c’è famiglia non c’è vocazione”. Il vicario ha confermato che attualmente
“ci sono appena circa 200 sacerdoti cattolici in Russia e un numero simile di religiose”,
secondo le dichiarazioni diffuse, lunedì scorso, dall’opera di Diritto Pontificio.
“Ci sono pochi russi tra i sacerdoti cattolici – ha aggiunto monsignor Steckiewicz
–. Circa 50 giovani di tutto il Paese si stanno preparando al sacerdozio nel seminario
di San Pietroburgo”. Steckiewicz ha anche spiegato che la letteratura religiosa e
la costruzione di edifici ecclesiali sono prioritari per la Chiesa cattolica russa.
“La Chiesa cattolica ha dichiarato il 2006 Anno della Bibbia. Noi stiamo progettando
di organizzare esposizioni, conferenze e laboratori sulla Bibbia in tutta la diocesi.
Vogliamo inoltre distribuire copie delle Sacre Scritture nel maggior numero possibile
di case cattoliche”, ha annunciato. “Un altro problema – ha sottolineato – è il fatto
che molti dei nostri credenti non hanno la possibilità di pregare insieme per la mancanza
di chiese o cappelle”. Per questo motivo, molti cattolici continuano a riunirsi per
pregare “in casa di privati, per cui spesso vengono considerati una setta. Noi siamo
molto riconoscenti per qualsiasi aiuto che ci possa assistere in questo ambito”, ha
riconosciuto il vicario generale. ”Aiuto alla Chiesa che Soffre” è un’associazione
internazionale di aiuto pastorale. Annualmente offre sostegno finanziario a più di
8 mila progetti in tutto il mondo. Con la preghiera e l’assistenza pastorale e materiale,
l’organismo aiuta le Chiese povere e perseguitate, non solo cattoliche. Questa Associazione
Internazionale non riceve apporti ufficiali dalla Chiesa né finanziamenti pubblici.
Mantiene la sua attività grazie alla generosità di 700 mila benefattori privati di
tutto il mondo. (Zenit – MANCINI)