CITTA’ DEL GUATEMALA, 1 feb. - “Noi Vescovi del Guatemala vogliamo assumere la grave
responsabilità ricevuta del Signore Gesù di annunciare con coraggio e con fermezza
il Vangelo della pace. Nel nome di questo Vangelo difendiamo il valore della persona
umana e facciamo l'opzione preferenziale per i più poveri ed esclusi”. E’ l’impegno
espresso dai vescovi del Guatemala nel comunicato al termine della loro assemblea
plenaria annuale. La plenaria si è chiusa venerdì scorso ed ha avuto per obiettivo
quello di “valutare il cammino della Chiesa ed osservare con occhi pastorali la realtà”
del Guatemala. “Manteniamo viva la speranza” è l’auspico dei vescovi, che hanno voluto
ricordare i mali del paese, come la delinquenza ed il crimine organizzato, fonte di
paura ed angoscia, la povertà lacerante, l'ingiustizia nella distribuzione delle risorse,
l'inefficienza di chi ha in mano il potere politico, la mancanza di stima per la vita
umana, il divario che esiste in molti cristiani tra la fede e la vita”. I vescovi
guatemaltechi hanno anche voluto riaffermare con forza il valore della vita umana,
che è molto minacciata in Guatemala con l'approvazione della legge d’accesso ai servizi
di pianificazione familiare che in realtà, aprono la porta a “pratiche immorali nell'uso
della sessualità”. A questo riguardo i vescovi preannunciano una lettera pastorale
il cui tema centrale sarà proprio la vita umana e gli obblighi etici che sgorgano
da essa. Guardando alla realtà sociale odierna i vescovi annotano amaramente come
“dopo tanti anni di conflitto armato che ha dissanguato la patria, la firma degli
Accordi di Pace ha significato la speranza di tempi migliori. Tuttavia la realtà è
un'altra”. Da qui un appello ai guatemaltechi ad “agire in tutti quei campi che
devono portarci ad una società più giusta ed equa, più libera ed umana”. I Vescovi
concludono con una parola di incoraggiamento, malgrado che la situazione possa apparire
desolante e difficile. Anche “quando sembra che l'orizzonte si chiuda e pensiamo
che il futuro possa essere una ripetizione del passato – annotano i vescovi - , il
Signore Gesù ci ha promesso l'assistenza del suo Spirito ed Egli stesso ci ha assicurato
che sarà con noi tutti i giorni, fino al fine del mondo”. Quindi Gesù Cristo è “la
ragione della nostra speranza e tutti, cristiani e non cristiani, uniscano gli sforzi
per cambiare il nostro caro Guatemala”. (Fides – MANCINI)