Quartetto e Ue: Hamas rinunci a violenza e riconosca Israele. No dei palestinesi
(31 gennaio 2006 - RV) La diplomazia internazionale ieri si è occupata anche del nuovo
corso politico in Palestina, dopo la vittoria di Hamas alle legislative della scorsa
settimana. Del tema si è discusso a Londra e Bruxelles, dove si sono riuniti rispettivamente
il quartetto per il Medio Oriente ed i ministri degli Esteri dell’Unione Europea.
Le due riunioni si sono chiuse con lo stesso risultato: l’Occidente – si legge nei
due documenti conclusivi - non sosterrà un governo palestinese che non scelga la
via della pace e non riconosca Israele. Giovanni Del Re:
E la reazione
del movimento estremista palestinese non si è fatta certo attendere. Da Gaza ci riferisce
Barbara Schiavulli:
La comunità
internazionale si mostra, dunque, unita nel chiedere a Hamas di rinunciare alla violenza
e cambiare il suo statuto, che fissa come obiettivo la distruzione dello Stato ebraico.
Sulle possibilità che il movimento islamista fondato dallo sceicco Yassin possa cambiare
la sua natura, Alessandro Gisotti ha intervistato padre Justo Lacunza, rettore del
Pontificio Istituto di Studi Arabi e Islamistica: