COREA: MESSAGGIO PER LA SETTIMANA DI PREGHIERA PER L’UNITA’
SEOUL, 19 gen. - La chiave della promozione dell’unità dei cristiani
è il pregare insieme, mettendo da parte i reciproci pregiudizi. Lo scrive il Presidente
della Commissione episcopale coreana per la promozione dell’unità dei cristiani, mons.
Hyginus Kim Hee-joong nel suo messaggio per la Settimana di preghiera per l’unità.
L’unità , rileva il messaggio, è l’auspicio di tutti gli uomini e una preoccupazione
prioritaria per la Chiesa, “l’essenza della cui missione è pertanto di proclamare
la speranza di questa unità non solo alle persone di fede, ma anche a tutti coloro
che cercano l’armonia e la riconciliazione”. Citando il tema proposto quest’anno -
tratto dal Vangelo di Matteo: "Se due o tre si riuniscono per invocare il mio nome,
io sono in mezzo a loro" - mons. Kim annota come l’essere “con loro” di
Gesù sia strettamente correlato con l’amore reciproco tra quei “due o tre”.
“Il movimento per l’unità della Chiesa significa quindi che il riunirsi nel nome di
Gesù si fonda sulla partecipazione all’amore di Dio”. Questo cammino, tuttavia, non
è stato purtroppo facile in Corea, dove, a differenza di quanto accaduto in Occidente
dopo il Concilio, il dialogo ecumenico ha fatto pochi progressi a causa del muro di
diffidenza reciproca che ancora caratterizza i rapporti tra le Chiese locali. Di qui
l’invito a trovare strade concrete che possano sanare queste divisioni: i pastori
cattolici e protestanti, afferma mons. Kim, dovrebbero incontrarsi informalmente per
conoscersi meglio e tenere regolarmente incontri comuni di preghiera. La Settimana
di preghiera per l’unità viene celebrata dal 1986 in Corea con un incontro di preghiera
organizzato in collaborazione con il Consiglio nazionale delle Chiese (Ncck). Quest’anno
l’incontro si terrà nella cattedrale Puk-dong dell’arcidiocesi di Kwangju.
(Ucan – LZ)