TURCHIA: L’IMPEGNO DELLA COMUNITA’ CATTOLICA LOCALE PER L’ECUMENISMO
ISTANBUL, 18 gen. - “Il cammino ecumenico in Turchia fa passi avanti, su un percorso
che deve crescere sempre più in futuro”. Ad affermarlo è il padre francescano Ruben
Tierrablanca, Superiore della Fraternità internazionale che i Frati Minori hanno aperto
da oltre un anno a Istanbul. I francescani, come tutta la comunità cattolica locale,
stanno vivendo la Settimana di preghiera per l’Unità dei cristiani, che si celebra
in Turchia dal 14 al 21 gennaio. “La comunione fra i fedeli delle diverse Chiese -
nota il frate - sta crescendo. Noi siamo chiamati a incrementare le iniziative di
dialogo e preghiera, per dare al mondo che ci sta intorno una testimonianza di unità
in Cristo Gesù”. In vista di uno scambio a livello spirituale, i religiosi e le religiose
cattoliche presenti in Turchia potranno ascoltare, nella prossima Quaresima, alcune
meditazioni proposte da un sacerdote ortodosso di confessione Armena Gregoriana,
un’iniziativa che appare molto significativa sul fronte del dialogo ecumenico e che
inaugura una relazione più forte fra comunità cristiane di diverse confessioni. Inoltre,
come riferisce il bollettino della Conferenza Episcopale della Turchia, si fa strada
sempre più nella società turca la percezione della comunità cattolica come “parte
integrante della nazione”, e non come “corpo estraneo” in un ambiente a maggioranza
musulmana. In numerosi articoli apparsi di recente sulla stampa locale, padre George
Marovitch, Portavoce della Conferenza Episcopale, spesso interpellato per commentare
eventi e notizie, è presentato come “autentico amico della Turchia”: un segno di quanto
i fedeli cattolici siano sempre più accettati e benvoluti nella società turca. (Fides
– lz)