2006-01-18 11:18:33

Benedetto XVI annuncia la sua prima Enciclica "Deus Caritas est", "Dio è Amore": sarà pubblicata il 25 gennaio


(18 gennaio 2006 - RV) Oggi durante l’udienza generale nell’Aula Paolo VI, in Vaticano, Benedetto XVI ha annunciato la pubblicazione della sua prima Enciclica il prossimo 25 gennaio, Festa della Conversione di San Paolo, e giorno di chiusura della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani. Una data definita provvidenziale dal Papa. Titolo dell’enciclica è “Deus Caritas est”, “Dio è Amore”. Il servizio di Alessandro De Carolis: RealAudioMP3


Queste le parole con cui il Papa ha annunciato la sua prima enciclica:RealAudioMP3

Nello stesso giorno, il 25 gennaio, inoltre sarà finalmente pubblicata la mia prima Enciclica,
il cui titolo è già conosciuto “Deus caritas est”, “Dio è amore”. Il tema non è immediatamente
ecumenico, ma il quadro e il sottofondo sono ecumenici, perché Dio e il nostro amore sono la
condizione dell’unità dei cristiani. Sono la condizione della pace nel mondo.
In questa Enciclica vorrei mostrare il concetto di amore nelle sue diverse dimensioni. Oggi,
nella terminologia che si conosce, “amore” appare spesso molto lontano da quanto pensa un
cristiano se parla di carità. Da parte mia, vorrei mostrare che si tratta di un unico movimento con
diverse dimensioni. L’ “eros”, questo dono dell’amore tra uomo e donna, viene dalla stessa fonte
della bontà del Creatore, come pure la possibilità di un amore che rinuncia a sé in favore
dell’altro. L’ “eros” si trasforma in “agape” nella misura in cui i due si amano realmente e uno
non cerca più se stesso, la sua gioia, il suo piacere, ma cerca soprattutto il bene dell’altro. E così
questo, che è “eros”, si trasforma in carità, in un cammino di purificazione, di approfondimento.
Dalla famiglia propria si spalanca verso la più grande famiglia della società, verso la famiglia
della Chiesa, verso la famiglia del mondo.
Cerco anche di dimostrare come l’atto personalissimo che ci viene da Dio sia un unico atto
di amore. Esso deve anche esprimersi come atto ecclesiale, organizzativo. Se è realmente vero
che la Chiesa è espressione dell’amore di Dio, di quell’amore che Dio ha per la sua creatura
umana, deve essere anche vero che l’atto fondamentale della fede che crea e unisce la Chiesa e
ci dà la speranza della vita eterna e della presenza di Dio nel mondo, genera un atto ecclesiale.
In pratica la Chiesa, anche come Chiesa, come comunità, in modo istituzionale, deve amare.
E questa cosiddetta “Caritas” non è una pura organizzazione, come altre organizzazioni
filantropiche, ma necessaria espressione dell’atto più profondo dell’amore personale con cui Dio
ci ha creati, suscitando nel nostro cuore la spinta verso l’amore, riflesso del Dio Amore che ci
rende sua immagine.
Prima che il testo fosse pronto e tradotto è passato del tempo. Adesso mi sembra un dono
della Provvidenza, il fatto che proprio nel giorno nel quale pregheremo per l’unità dei cristiani
il testo sia pubblicato. Spero che esso possa illuminare e aiutare la nostra vita cristiana.








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