2006-01-10 08:07:23

Ciad: concluso il primo congresso eucaristico


(09 gennaio 2006 - RV) L’Eucaristia nella vita della Chiesa e la sua dimensione sociale: su questi ed altri temi hanno dibattuto a Moundou, in Ciad, vescovi e laici nel primo Congresso eucaristico nazionale che si è concluso ieri e presieduto dall'Inviato Speciale del Santo Padre, il cardinale Francis Arinze, prefetto della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti. Un congresso per il quale i fedeli si sono preparati lungo l’arco di tre anni, prima a livello diocesano poi nelle singole parrocchie. Ma che cosa è emerso dalle giornate di preghiera e di studio dedicate al convegno e quale partecipazione ha avuto? Tiziana Campisi ha raggiunto telefonicamente in Ciad il vescovo di Goré, Rosario Pio Ramolo che ha preso parte al congresso: RealAudioMP3

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R. – Le autorità locali che abbiamo invitato a partecipare, anche per la presenza del legato del Papa, hanno manifestato anche loro una grande gioia.

D. – Quali sono stati i problemi più dibattuti?

R. – L’esempio del sacrificio di Cristo, come impegno, donazione della propria vita, come arrivare a capire questo e come arrivare a viverlo nella società in cui ci troviamo. L’impegno del cristiano in tutto quello che è vita ecclesiale e come partecipare meglio al sacrificio eucaristico. Il significato della riconciliazione. E poi, come vivere questa comunione trasmessaci dal banchetto eucaristico. Ed infine, l’impegno sociale che deve scaturire da questa comunione, da questa condivisione con Cristo e quindi con i fratelli. Come il cristiano può impegnarsi a livello politico, a livello di giustizia, in questo nostro Paese, dove appunto facilmente le ingiustizie sono all’ordine del giorno.

D. - In che modo viene vissuta l’Eucaristia in Ciad?

R. – Come il punto centrale della vita cristiana. Naturalmente noi abbiamo delle parrocchie che hanno fino a 70-80 comunità, per cui il parroco e i suoi aiutanti sì e no possono fare tre, quattro volte l’anno il giro di queste comunità. Questo, però, non impedisce questa fame eucaristica, questo desiderio di ricevere Gesù eucaristico. E molti fanno tanti chilometri quando sanno che il padre è in un villaggio non troppo lontano.

D. – Con quali prospettive la Chiesa del Ciad riparte dopo questo primo Congresso nazionale eucaristico?

R. – La Chiesa ciadiana va inevitabilmente a correggere da una parte qualche abuso, rispetto all’Eucaristia, ma soprattutto approfondirà il significato della presenza reale di Gesù nell’Eucaristia e la preparazione liturgica domenicale.
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