CANADA: LETTERA PASTORALE PER LA GIORNATA DEI MIGRANTI 2006
OTTAWA, 10 gen. - La comunità cristiana sia un esempio di accettazione e di
accoglienza nei confronti degli immigrati in Canada. E’ la viva esortazione contenuta
nella lettera pastorale dei vescovi canadesi per la 92ª Giornata mondiale dei migranti
e dei rifugiati che la Chiesa universale celebra questa domenica, 15 gennaio. Il documento,
intitolato “Poiché davanti a Te non siamo che stranieri e ospiti”, è stato preparato
dalla Commissione episcopale per gli affari sociali e viene presentato oggi ad Ottawa.
In esso i presuli tracciano una panoramica delle sfide poste oggi dall’immigrazione
nel mondo e nel Canada, mettendo in evidenza i problemi incontrati dai rifugiati e
dagli immigrati: dalla divisione dalle famiglie, al traffico di esseri umani, alla
povertà, alla discriminazione per l’accesso al lavoro. L’obiettivo è di sensibilizzare
il mondo politico e tutti i credenti sul dovere di favorire la piena integrazione
di queste persone, ribadendo l’impegno attivo della Chiesa in difesa della loro dignità
e per contribuire a cambiare quelle politiche migratorie che anche in Canada minacciano
oggi i loro diritti. “La presenza dei migranti e dei rifugiati – osservano infatti
i vescovi nella lettera – è un segno del Cristo Resuscitato. Quando si accolgono
persone di origini diverse, Dio si rivela: ‘Ero straniero e voi mi avete accolto”
(Mt 25, 36)’”. La migrazione nelle sue varie forme è una realtà vissuta oggi dal
2,9 per cento della popolazione mondiale. E’ infatti stimato in 175 milioni il numero
di uomini, donne e bambini che vivono fuori dal loro paese di origine. Queste cifre
comprendono oltre agli emigrati economici, i rifugiati e i richiedenti asilo. Storicamente
paese di immigrazione ed etnicamente composito, il Canada continua ad accogliere immigrati
da tutto il mondo. Secondo il censimento del 2001, quasi un canadese su cinque è nato
all’estero. (Comunicato – LZ)