Sull'imminente scarcerazione di Ali Agca e l'attentato a Giovanni Paolo II, le testimonianze
di Navarro-Valls e del cardinale Silvestrini
(09 gennaio 2005 - RV) “La Santa Sede, di fronte ad un problema di natura giudiziaria,
si rimette alle decisioni dei tribunali coinvolti in questa vicenda”: così il direttore
della Sala Stampa vaticana, dottor Joaquín Navarro-Valls, ha commentato la notizia
dell’imminente liberazione di Ali Agca, il turco che il 13 maggio 1981, attentò alla
vita di Giovanni Paolo II sparandogli in piazza San Pietro. “La Santa Sede – si legge
ancora nella nota - ha appreso soltanto dalle agenzie di stampa la notizia dell’eventuale
possibile scarcerazione di Ali Agca”. Nel maggio del 2000, il presidente della Repubblica
italiana, Carlo Azeglio Ciampi, aveva concesso la grazia all’attentatore del Pontefice,
poi estradato in Turchia. Papa Wojtyla non ha mai interferito nella vicenda giudiziaria
di Ali Agca: lo sottolinea, al microfono di Alessandro Gisotti, lo stesso direttore
della Sala Stampa vaticana, Navarro-Valls: La liberazione
di Agca riporta in primo piano una delle pagine più drammatiche del Pontificato di
Papa Wojtyla. Evento sul quale si sofferma il cardinale Achille Silvestrini, che all’epoca
dell’attentato rivestiva la carica di segretario del Consiglio per gli Affari Pubblici
della Chiesa, corrispondente all’attuale segretario per i Rapporti con gli Stati.
Il porporato è stato intervistato da Alessandro Gisotti: