Le minacce non frenano la missione di un prete in Sicilia
(3 gennaio 2005 - RV) Un finestrino imbrattato di sangue, le gomme tagliate e bossoli
sparsi attorno all’auto. La vittima di queste intimidazioni è don Giuseppe Terranova,
cappellano militare e amministratore parrocchiale della Chiesa di Maria Santissima
Addolorata a Borgo Molara, frazione di Monreale con notevoli problemi sociali. L’episodio
risale allo scorso primo gennaio ed è avvenuto a pochi chilometri da Palermo. Non
è la prima volta che in questo territorio i sacerdoti vengono presi di mira da gruppi
criminali: il 15 settembre 1993 è stato ucciso, per ordine della mafia, don Pino Puglisi,
di cui è in corso il processo di Beatificazione. Ma cosa significa predicare il Vangelo
in queste difficili? Amedeo Lomonaco lo ha chiesto allo stesso don Giuseppe Terranova: