Libano: la comunità internazionale condanna l'assassinio di Tueni. Accuse alla Siria
(13 dicembre 2005 - RV) Condanna "nei termini più decisi" per l'assassinio di Gibran
Tueni, il deputato cristiano antisiriano ucciso ieri in un attentato a Beirut, in
Libano. Così stanotte si è espresso il Consiglio di Sicurezza dell’Onu, che ha pure
ribadito "la profonda preoccupazione per l'impatto destabilizzante degli assassini
politici" nel Paese dei cedri. Mentre il governo libanese ha chiesto un tribunale
internazionale sull'uccisione - a febbraio - dell'ex premier Hariri e un'inchiesta
indipendente sugli altri attentati che hanno scosso il Paese, stamani il giornale
An Nahar, di cui Tueni era direttore-editore, titola: "Tueni non è morto e An Nahar
continua". Ma perché uccidere il parlamentare di Beirut? Giada Aquilino lo ha chiesto
ad Antonio Ferrari, inviato speciale del Corriere della Sera, che seguì la guerra
in Libano e che ben conosceva lo stesso Tueni: