Terrore e sangue in un mercato del Waziristan e in Bangladesh
(8 dicembre 2005 - RV) Nel Waziristan, nel sud del Pakistan, dove è di almeno 12 morti
il bilancio di un’esplosione avvenuta stamani in un mercato a Jandola. Lo hanno riferito
fonti delle forze di sicurezza locali, secondo cui a causare la deflagrazione sarebbe
stato un attentato dinamitardo. Sulla situazione di questa regione, ascoltiamo il
servizio di Antonella Ratti.
Nuovo attentato
suicida in Bangladesh: due bombe sono esplose in una strada affollata di Netrokona,
360 km a nord della capitale Dacca, causando la morte di almeno 7 persone. Finora,
non vi sono state rivendicazioni, ma responsabili della sicurezza locale attribuiscono
l’atto terroristico al gruppo islamico estremista “Jamayetul Mujahideen”. Il gruppo
è già sospettato di essere all’origine di diversi attacchi dinamitardi che hanno sconvolto
lo Stato asiatico dallo scorso mese di agosto. Con oggi, salgono a 25 le persone uccise
in Bangladesh, in tre settimane. Le esplosioni sono avvenute tutte contro complessi
giudiziari. Forti critiche giungono dall’opposizione, secondo cui la coalizione governativa
ha contribuito allo sviluppo dell’islamismo radicale nel Paese. L’esecutivo al potere
smentisce, tuttavia, qualunque ipotesi di legame dell’estremismo bengalese con Al
Qaeda.