SVIZZERA: I VESCOVI CONTRO MOZIONE SU DIAGNOSI PREIMPIANTO
FRIBURGO, 5 dic. - I vescovi svizzeri intervengono contro una mozione del
Consiglio nazionale di etica che vuole revocare l’attuale divieto sulla diagnosi preimpianto
(Dpi). La mozione sarà discussa il 13 dicembre dal Consiglio degli Stati, l’organo
legislativo che rappresenta i Cantoni della Confederazione. Se approvata, la nuova
normativa permetterà la selezione a fini terapeutici degli embrioni concepiti artificialmente
prima dell’impianto. Una nota della Commissione di bioetica della Conferenza episcopale
(Ces) afferma che il provvedimento va respinto in quanto legittima l’eugenetica “contraria
alla dignità umana garantita dalla Costituzione federale”. “Accettare le diagnosi
preimpianto – si legge nella nota – mina i principi dell’uguaglianza e della giustizia:
le persone portatrici di handicap, infatti, non avrebbero più diritto alla vita! E’
invece compito di uno stato democratico promuovere una ricerca scientifica autenticamente
umana, che rispetti la vita e l’integrità dell’embrione. Alla luce della fede cristiana
– ricorda quindi la Commissione dei vescovi – la vita umana è un dono di Dio” da tutelare
dal momento del concepimento, poiché è creata a Sua immagine e somiglianza”. Di qui
l’invito rivolto all’opinione pubblica svizzera a confrontarsi sull’argomento e a
riflettere sulle gravi implicazioni etiche del provvedimento. (Nota – LZ)