SPAGNA: CHIUSO IL CONVEGNO DEI SUPERIORI GESUITI E APERTO L'ANNO SAVERIANO
LOYOLA, PAMPLONA, JAVIER, 6 dic. – Venerdì scorso, a Loyola si è chiuso il convegno
dei Superiori Maggiori della Compagnia di Gesù. I Superiori hanno sintetizzato tutto
il loro lavoro di una settimana in 21 raccomandazioni, che sono state presentate al
Padre generale Peter-Hans Kolvenbach. Nella plenaria del pomeriggio, sempre di venerdì,
il Padre Generale si è rivolto all’assemblea in lingua inglese. Ha ringraziato tutti
per il lavoro svolto e si è mostrato soddisfatto per la chiarezza apportata ad alcune
questioni difficili che sono così pronte per essere presentate ad una futura Congregazione
Generale affinché deliberi in merito. Il Padre Generale ha poi lasciato l’assemblea
in anticipo per recarsi a Pamplona dove era atteso per l’inaugurazione del Giubileo
2006. In sua assenza i Superiori Maggiori hanno votato le raccomandazioni ed espresso
una valutazione del Convegno. Il risultato della votazione è stato poi comunicato
al Padre Generale. Con alcune parole di ringraziamento ai traduttori, ai segretari
e alle religiose che hanno contribuito al buon esito del convegno, è stato quindi
dichiarato chiuso Loyola 2005, il convegno dei Superiori Maggiori gesuiti apertosi,
domenica 27 novembre, prima d'Avvento. Un gruppo di partecipanti al convegno di
Loyola hanno raggiunto il Padre Generale nella cattedrale di Pamplona. Qui, presieduti
dall’Arcivescovo di Pamplona-Tudela, mons. Fernando Aguilar, e dal Padre Generale,
alla presenza del Nunzio Apostolico mons. Manuel Monteiro de Castro, sono stati celebrati
i Vespri solenni della festa di San Francesco Saverio, patrono della diocesi e dell’anno
saveriano. L’Arcivescovo ha predicato l’omelia e il Padre Generale ha pronunciato
alcune parole al termine dei Vespri. Il coro e l’orchestra di Pamplona hanno contribuito
alla solennità dell’avvenimento in una cattedrale completamente piena di fedeli. Sabato
3 dicembre, giorno festivo in Navarra, le celebrazioni si sono spostate a Javier,
“capitale dei gesuiti” secondo la definizione di un quotidiano locale. La prima parte
dei festeggiamenti, patrocinati dal Governo di Navarra, è stata una performance musicale
di immagini, suoni e scene su maxi schermo evocativa delle culture con cui il Saverio
venne in contatto (Europa, Africa, India e Giappone). Oltre 100 artisti insieme al
Coro di Navarra hanno contribuito ad uno spettacolo dinamico, attraente ed evocativo
durato un’ora e mezza. Dopo un intervallo, nello stesso auditorio ha avuto luogo
la concelebrazione Eucaristica, presieduta sempre dall’Arcivescovo di Pamplona e dal
Padre Generale alla presenza del Nunzio Apostolico e del Presidente della Conferenza
Episcopale di Spagna. In rappresentanza delle autorità civili erano presenti il Presidente
della Navarra e il Sindaco di Javier, che prima della performance musicale hanno rivolto
alcune parole ai presenti. Come nella cattedrale, l’Arcivescovo ha predicato l’omelia
e il Padre Generale ha detto alcune parole al termine della concelebrazione alla quale
hanno partecipato 150 gesuiti. Al termine della messa, l’orchestra e il coro di Navarra
hanno cantato la prima interpretazione dell’ Inno a Javier, opera composta dal Padre
Félix Zabala con il contributo ai testi dello scrittore Victor Manuel Arbeloa. Tutto
si è svolto nell’auditorio Javier de Jasso inaugurato nella stessa mattinata di sabato:
un imponente edificio a forma di vascello, con una capacità di oltre 1.000 persone,
costruito a fianco della residenza dei gesuiti. Per tutta la giornata si sono susseguite
visite al Castello, dove San Francesco Saverio vide la luce 500 anni fa e restaurato
di recente. L’anima del restauro, Padre Ricardo Sada, per tutta la giornata ha incessantemente
organizzato tour esplorativi per illustrare a molti gruppi di ammirati Superiori Maggiori
il castello ed il suo magnifico restauro. (Sj - MANCINI)