INDONESIA: CONCLUSA LA GRANDE ASSEMBLEA DELLA CHIESA CATTOLICA
INDONESIA: CONCLUSA A CARINGIN LA GRANDE ASSEMBLEA DELLA CHIESA INDONESIANA CARINGIN,
29 nov. - Una Chiesa più attiva nella società indonesiana per la promozione di un’autentica
civitas e che punti a questo scopo sulle sue forze più dinamiche: i giovani e le Comunità
ecclesiali di base (Bec). Con questa indicazione di fondo si è concluso recentemente
a Caringin, vicino a Giakarta, la Grande Assemblea della Chiesa cattolica indonesiana
(Sagki, in sigla), un appuntamento che riunisce con cadenza regolare vescovi e rappresentanti
delle varie realtà ecclesiali locali per discutere le attuali sfide della Chiesa nel
Paese. I 343 delegati presenti, tra cui 36 vescovi e i 79 partecipanti all’Incontro
nazionale dei giovani cattolici indonesiani che ha preceduto l’assemblea, hanno discusso
quest’anno il tema: “Alzati e cammina: la Chiesa costruisce una nuova civitas per
la Nazione”. Al centro dei dibattiti è stato appunto il ruolo della Chiesa nella
promozione dei valori della convivenza civile e della libertà in Indonesia. Un ruolo
che, è stato evidenziato, dovrebbe essere più attivo e che necessita anche un nuovo
habitus mentale della Chiesa indonesiana, più aperto al contributo dei giovani e delle
comunità ecclesiali di base, ma anche delle altre religioni del Paese. Diciassette
le raccomandazioni contenute nel documento finale dell’assemblea. Tra queste: la difesa
dei principi costituzionali della Pancasila su cui si fonda lo Stato indonesiano (la
fede in Dio, l’umanità giusta e civile, l’unità nazionale, la democrazia consensuale
guidata dall’avvedutezza dei suoi rappresentanti e la giustizia sociale per tutti),
l’educazione ai valori e la modernizzazione dell’ordinamento giuridico per contrastare
la piaga della corruzione dilagante nel Paese, la promozione dell’educazione contro
la disoccupazione, l’aiuto alla famiglia e la promozione di politiche del lavoro più
eque. (Ucan – LZ)