SVIZZERA: VESCOVI SU TENDENZE OMOSESSUALI NEI CANDIDATI AL SACERDOZIO
BERNA, 25 nov. - “Chi prende liberamente la decisione di vivere il celibato al servizio
della Chiesa non può onestamente condurre uno stile di vita in contrasto con questa
decisione o assumere atteggiamenti incompatibili con la Chiesa”. Così si esprime la
Conferenza episcopale svizzera in merito alle istruzioni circa i criteri di ammissione
ai seminari di persone con tendenze omosessuali. “Se in un uomo le tendenze omosessuali
rendono impossibile l’astinenza sessuale, l’ammissione al sacerdozio è impossibile
– prosegue la dichiarazione dei vescovi -. L’obiettivo principale deve consistere
nel tener conto sia del compito della Chiesa, sia del singolo. Aspiriamo profondamente
ad ottenere che ciascun seminarista e ciascun sacerdote benefici di un accompagnamento
umano e spirituale che li aiuti a vivere nella libertà la forma di vita scelta, con
convinzione e in modo convincente”.
“Ringraziamo tutti i sacerdoti che vivono
la loro vocazione con grande fedeltà – sottolineano i presuli della Svizzera - . Siamo
consapevoli che nel nostro collegio sacerdotale e nei nostri seminari ci sono confratelli
che vivono un orientamento di persone eterosessuali e confratelli che vivono un orientamento
di persone omosessuali. Ciascuno deve essere accettato e rispettato come persona e
come confratello”. Comunque, precisano i vescovi “indipendentemente dal nostro orientamento
sessuale abbiamo deciso di vivere nella castità”. (Sir – MANCINI)