PAKISTAN/INGHILTERRA: L'ARCIVESCOVO ANGLICANO DI CANTERBURY CHIEDE AL PAKISTAN DI
RIVEDERE LA LEGGE SULLA BLASFEMIA
ISLAMABAD, 25 nov. - L’arcivescovo anglicano di Canterbury, Rowan Williams, ha chiesto
al presidente pakistano Musharraf di rivedere la legge nazionale sulla blasfemia.
Wiliams si trova in Pakistan per visitare la zona colpita dal terremoto nel nord del
Paese. La richiesta del leader anglicano cade a pochi giorni dalle violenze contro
la comunità cristiana di Sangla Hill. Il 12 novembre una folla di circa 2 mila musulmani
ha devastato e poi incendiato 3 chiese, un convento di suore, 2 scuole cattoliche,
la casa di un pastore protestante e quella di un parroco, un ostello per ragazze ed
alcune case di cristiani. Secondo la comunità islamica la violenza è stata motivata
da un presunto caso di blasfemia: Yousaf Masih, cristiano, avrebbe infatti bruciato
l’11 novembre alcune copie del Corano. Sia gli esponenti cristiani che la comunità
difendono l’uomo, perché è analfabeta e non è in grado di distinguere il Corano da
altri libri. Per i familiari, tutto è nato da una semplice questione economica. La
legge sulla blasfemia prevede la pena di morte per chi dissacra il Corano. Per la
comunità cristiana del Paese, il provvedimento è solo una scusa per attaccarli. Per
l'arcivescovo anglicano Rowan Williams il problema “non è tanto una legge che condanna
la blasfemia, ma il fatto che la legge è così severa e presenta tali e tanti buchi
di interpretazione che permette a chiunque di iniziare violenze arbitrarie solo appellandosi
ad essa”. La reazione del governo agli attacchi contro Sangla Hill è stata ambivalente.
Il presidente Musharraf ha, da una parte, i condannato la violenza contro la comunità
cristiana ma, dall'altra, anche la presunta dissacrazione del Corano. (Asianews
- MANCINI)