Accordo Santa Sede-Israele su problemi fiscali e salvaguardia della Chiesa nello stato
ebraico
(25 novembre 2005 - RV) Atmosfera cordiale e negoziato in “progresso” tra Santa Sede
e Stato di Israele circa l’“accordo globale” richiesto dall’articolo 10 dell’Accordo
fondamentale. E’ quanto dichiara un comunicato congiunto della commissione bilaterale
permanente di lavoro Santa Sede-Stato di Israele che si è incontrata ieri. L’impegno
israeliano - pubblicamente ribadito il 17 novembre scorso dal presidente israeliano
Katsav nell’udienza concessagli da Benedetto XVI - è per il riconoscimento dei diritti
della Chiesa cattolica in Terra Santa, in campo legale, fiscale e di proprietà, acquisiti
prima della creazione dello Stato d’Israele. Quello di ieri, dunque, si configura
come un importante risultato, come ci conferma padre David Jaeger, francescano, portavoce
della Custodia di Terra Santa, nonché esperto giurista dei rapporti bilaterali Israele-Santa
Sede, raggiunto telefonicamente a Gerusalemme da Francesca Sabatinelli