Per il Papa si sono aperti oggi nuovi spazi di dialogo con i non credenti sul tema
della vita
(19 novembre 2005 - RV) La dignità dell’uomo non si identifica con i geni del suo
DNA e non diminuisce per la presenza di diversità fisiche o difetti genetici. E’ quanto
ha detto il Papa ricevendo oggi i partecipanti alla Conferenza internazionale sul
“genoma umano” promossa in Vaticano dal Pontificio Consiglio per la Pastorale della
Salute. Benedetto XVI ha sottolineato che oggi, nonostante la presenza di un secolarismo
radicale, si sono aperti nuovi spazi di dialogo anche con i non credenti sul rispetto
della vita. Il genoma umano, lo ricordiamo, è l’intero patrimonio genetico dell’uomo
che si trova all’interno del nucleo di tutte le sue cellule. Il servizio di Sergio
Centofanti.