Nuovo attentato suicida stamani a Baghdad. Oggi il presidente iracheno Talabani dal
Papa
(10 novembre 2005 - RV) Anche l’Iraq continua a vivere la quotidianità nella violenza.
Almeno dieci persone sono morte e altre quindici sono rimaste ferite in seguito all'ennesimo
attentato suicida avvenuto stamani in un ristorante di Baghdad. Ieri invece un attentatore
suicida si era fatto saltare in aria contro una pattuglia della polizia a Baquba,
uccidendo 7 persone - tra cui 4 agenti e 3 civili- e ferendone altre quattro. In tutto
il mondo, invece, continuano a destare impressione le immagini e le testimonianze
trasmesse da Rai News 24 che proverebbero l’impiego di armi chimiche, in particolare
fosforo bianco, utilizzate dall’esercito americano a Falluja nel novembre del 2004.
Di questa ipotesi, smentita dal Pentagono, si era parlato tuttavia già lo scorso giugno,
quando due medici di Falluja avevano mostrato dei filmati ad alcuni parlamentari italiani.
Tra questi l’on. Silvana Pisa, intervistata da Adriana Masotti:
E prosegue
la visita a Roma del presidente iracheno, Jalal Talabani, che ieri incontrando il
ministro della Difesa Antonio Martino, ha espresso sentimenti di ammirazione e di
riconoscenza per i caduti italiani in Iraq, definiti “eroi per la democrazia”. Oggi,
invece, Talabani sarà ricevuto in udienza da Benedetto XVI. Che significato ha questa
visita in Vaticano alla luce del difficile percorso dell’Iraq verso la democrazia?
Giancarlo La Vella lo ha chiesto a Fulvio Scaglione, vicedirettore di Famiglia Cristiana: