MUMBAI, 9 nov. - L'Alta Corte dello stato indiano del Kerala ha annullatola, lunedì
scorso, la decisione dell'Ordine degli Avvocati di questo stato di negare a sacerdoti
e a suore l'abilitazione professionale. Come è noto, l'Ordine degli Avvocati del Kerala
aveva respinto, nell'estate scorsa, l'ammissione di un sacerdote e di due religiose
sotto il pretesto che le loro cosiddette "attività religiose" erano incompatibili
con la professione legale. Contro questa decisione il sacerdote, Thomas Puthussery,
e le due suore, Teena Jose e Tessa, avevano fatto ricorso all'Alta Corte, che lo
ha infine accolto. "E' la sentenza che tutti aspettavamo", ha detto il cardinale
Varkey Vithayathil, arcivescovo maggiore di Ernakulam-Angamaly dei Siro-Malabaresi.
"Ancora più interessante - ha aggiunto - è che la Giustizia non solo ha annullato
la decisione dell'ordine, ma ha dato il benvenuto ai religiosi come avvocati. Le suore
e i preti avvocati - ha spiegato l'arcivescovo - mettono la loro competenza professionale
a servizio dei poveri come parte della loro vita consacrata". (Asianews - MANCINI)