COREA: PRESIDENTE NUOVO DELLA CONFERENZA EPISCOPALE
SEOUL, 3 nov. - Attenzione all'evangelizzazione e al bene comune della nazione coreana
nella pastorale; costruire una comunità "giovane e dinamica"; promuovere la cultura
della vita; compiere ogni sforzo possibile per la riconciliazione e per l'unità del
popolo coreano. Sono questio i punti principali del programma pastorale illustrato
dal nuovo presidente della Conferenza episcopale della Corea, mons. Agostino Cheong
Myeng-cho, vescovo di Pusan, eletto recentemente nella plenaria dei vescovi coreani.
Ordinato sacerdote nel 1962 e consacrato vescovo nel 1990, mons. Cheong ha detto che,
sulla linea del magistero del Santo Padre Benedetto XVI, per diventare "un buon timoniere
della Chiesa cattolica in Corea, attraverso la comunione e l'unità dei vescovi" occorreranno
la cooperazione e la preghiera dei fedeli, cosicché "i Vescovi potranno esercitare
la missione affidata loro da Gesù Cristo dedicandosi completamente alla proclamazione
del Vangelo e al servizio della Chiesa". Oltre alla elezione del presidente e del
vicepresidente della Conferenza episcopale nella persona di mons. Pietro Kang U-il,
vescovo di Cheju, i vescovi coreani hanno pure approvato in via definitiva la nuova
versione della Bibbia in coreano ed hanno dato mandato alla Commissione per la bioetica
di continuare nell'impegno sulla problematica delle cellule staminali adulte. (Fides
- MANCINI)