Profondo cordoglio del Santo Padre per le tre ragazze cristiane barbaramente uccise
in Indonesia. La testimonianza del nunzio a Giacarta
(31 ottobre 2005 - RV) Tre vite spezzate nel fiore degli anni, colpevoli solo di credere
in Cristo. Il mondo ha accolto con orrore la notizia della barbara uccisione, il 29
ottobre scorso, a Poso – nella provincia indonesiana del Sulawesi Centrale – di tre
ragazze sedicenni, decapitate, mentre andavano a scuola, da un gruppo di estremisti
di cui non è stata ancora accertata l’identità. Ieri, Benedetto XVI ha manifestato
il suo profondo dolore per la morte di queste giovani innocenti, assicurando la sua
vicinanza spirituale alle famiglie delle vittime. Nella regione, dove si è verificato
l’agguato, da anni si registrano violente manifestazioni di estremismo islamico. Ma
l’efferatezza di questo gesto ha scioccato tutti. Lo sottolinea il nunzio apostolico
in Indonesia, mons. Albert Malcolm Ranjith Patabendige, raggiunto telefonicamente
a Giacarta da Alessandro Gisotti: