SAM PHRAN, 27 ott. - - I sacerdoti sono chiamati a servire e a vivere la santità,
non basta portare l’abito talare e predicare parole. Lo ha ricordato il cardinale
arcivescovo di Bangkok Michael Michai Kitbunchu, intervenendo nei giorni scorsi all’assemblea
annuale del clero tailandese che ha visto riuniti a Sam Phran 250 sacerdoti. Il tema
dell’incontro quest’anno è stato: “La Chiesa cattolica nel mondo contemporaneo a 40
anni dalla ‘Gaudium et Spes’”, la Costituzione conciliare sulla Chiesa nel mondo moderno.
Nel suo intervento il cardinale Kitbunchu si è soffermato sull’importanza di avere
sacerdoti vicini ai problemi concreti della gente, in particolare alle famiglie e
ai giovani, i più esposti ai mali della società contemporanea: droga, prostituzione,
criminalità. In un mondo sempre più dominato dal consumismo e dal materialismo, ha
sottolineato, i sacerdoti non possono limitarsi “a predicare , devono agire”, dando
essi stessi l’esempio. Concretamente questo significa vivere “uno stile di vita semplice
, dare più di quanto si riceve”. Sulla stessa linea l’intervento del Nunzio apostolico
in Tailandia, mons. Salvatore Pennacchio, che nella sua relazione ha rilevato come
la Chiesa “serve Dio quando serve l’uomo”. In questo senso, ha detto, è importante
che la “Chiesa tailandese e, in particolare, i suoi sacerdoti,”, continuino a fare
il possibile per vivere appieno il Vangelo e quello spirito di servizio che dovrebbe
caratterizzare la loro missione pastorale. (Ucanews – LZ)