SPAGNA: VESCOVI DEL SUD SU IMMIGRATI E LEGGE ORGANICA DELL'EDUCAZIONE
“Il fenomeno migratorio è inarrestabile e non ammette attese”, per questo è necessario
un “coinvolgimento dell’Unione europea, delle Nazioni Unite e degli organismi internazionali
per la pace, la giustizia e la libertà”. E’ invece “inaccettabile” il progetto di
legge organica sull’educazione che il governo spagnolo ha presentato al parlamento.
Sono i due temi su cui si sono pronunciati ieri i vescovi del Sud della Spagna, riuniti
a Córdoba per l’Assemblea ordinaria. A proposito dei “drammatici fatti accaduti a
Ceuta e Melilla” ribadiscono “la dignità di ogni persona umana e i diritti inerenti,
qualunque sia la condizione e il Paese di origine”. E ricordano che il fenomeno migratorio
“è una questione vitale per tutti, anche per i popoli più ricchi”. “Tutti siamo chiamati
– affermano i vescovi della Spagna meridionale - a comprendere questa nuova realtà
della nostra epoca, così come ad aprirci per accogliere e convivere, rispettosamente
e pacificamente, con i fratelli che si inseriscono nelle nostre società”. Riguardo
alla proposta di legge sull’educazione fanno riferimento a quanto già dichiarato il
28 settembre scorso dalla Conferenza episcopale spagnola, denunciando soprattutto
i limiti “al diritto dei genitori nella scelta dell’educazione dei figli”. “Inaccettabile”
viene poi definita la proposta sull’insegnamento della religione e lo “statuto giuridico
previsto per gli insegnanti di religione, negando loro l’attuale considerazione di
‘impiegati’ dell’amministrazione”. (Sir - MANCINI)