Domenica 23 ottobre le prime canonizzazioni di Benedetto XVI: 5 i nuovi Santi
(21ottobre 2005 - RV) Domenica prossima 23 ottobre, Benedetto XVI presiederà sul sagrato
della Basilica Vaticana la Santa Messa per la chiusura del Sinodo e dell’Anno dell’Eucaristia
nonché per la Canonizzazione di 5 nuovi beati. Tra questi c’è Felice da Nicosia,
fratello laico dei Francescani Cappuccini, vissuto nella Sicilia del 1700: di umili
origini, analfabeta, ha sperimentato l’umiliazione anche tra i suoi confratelli, che
lo sbeffeggiavano per la sua ignoranza. Aveva il compito di fare l’elemosina e definiva
se stesso come l’asinello del convento. Le sue parole d’ordine erano obbedienza e
carità. Ma sulla figura di fra Felice ascoltiamo il postulatore della causa di canonizzazione,
padre Florio Tessari, al microfono di Giovanni Peduto:
E tra i nuovi
Santi figura anche padre Gaetano Catanoso, sacerdote calabrese, nato nel 1879 e morto
nel 1963. E’ stato parroco in un piccolo paese dell’Aspromonte e fondatore della Congregazione
delle Suore Veroniche del Volto Santo. Tutte le sue opere partono dalla preghiera
e dalla contemplazione: il volto di Cristo – affermava – è la mia forza. Ha speso
la vita per i suoi parrocchiani, con cui ha condiviso una vita di stenti e di privazioni,
come ci riferisce il postulatore della causa, mons. Giuseppe D’Ascola, che è stato
figlio spirituale del nuovo Santo. L’intervista è di Giovanni Peduto:
C'è poi
l’arcivescovo di Leopoli dei Latini, Josef Bilczewski, polacco, vissuto tra il 1860
e il 1923, professore di teologia dogmatica ed esperto in archeologia cristiana. In
una terra contesa da varie nazioni e oggi appartenente all’Ucraina, operò per la riconciliazione
di polacchi, ucraini, russi e austriaci portando il suo concreto sostegno a tutti:
cattolici, ortodossi ed ebrei. Trasse forza e coraggio da un’intensa vita di preghiera
passando intere notti a vegliare. Ascoltiamo in proposito quanto ci riferisce l’arcivescovo
Edward Nowak, segretario della Congregazione delle Cause dei Santi, intervistato da
Giovanni Peduto:
Tra i nuovi
santi c'è anche il padre gesuita cileno Alberto Hurtado Cruchaga, vissuto nella prima
metà del 1900. Il religioso ha maturato la sua fede durante una infanzia passata in
povertà. Orfano di padre a quattro anni, la madre è costretta a vendere tutto per
i debiti, e si ritrova senza casa. Diventato avvocato entra nella Compagnia di Gesù
a 22 anni. Quindi studia in Argentina, Spagna e Belgio. Tornato in Cile come stimato
professore di pedagogia all’Università Cattolica si lancia nel sociale per portare
ai poveri non solo aiuto, ma anche dignità, speranza e affetto: “non solo un luogo
in cui vivere – diceva – ma un vero focolare domestico”. Ascoltiamo in proposito
il postulatore della Causa di Canonizzazione, padre Paolo Molinari, intervistato da
Giovanni Peduto:
E a Leopoli
infine è vissuto nello stesso periodo padre Zygmunt Gorazdowski, anch’egli polacco,
fondatore della Congregazione delle Suore di San Giuseppe per i poveri e gli ammalati.
La sua carità non si fermava davanti a niente: durante un epidemia di colera soccorreva
i malati e deponeva i morti nelle bare incurante del contagio, suscitando in tutti
stupore e ammirazione.