(9 ottobre 2005 - RV) Cresce l'allarme per il virus dei polli, che si sta sempre più
avvicinando al cuore dell'Europa. In Romania è stata accertata la morte di altre
tre anatre, nel Delta del Danubio, per il micidiale morbo H5N1, dopo i tre casi di
volatili documentati venerdi'.
Dalla Turchia arriva una notizia ancora più
inquietante: circa duemila tacchini sono morti per sospetta influenza aviaria nella
provincia di Balikesir, nel nord ovest del Paese; il governatore locale, Halil Yavuz
Kaya, ha cercato subito di tranquillizzare. Si tratterebbe di "un episodio isolato",
ha affermato. L'allevamento è in quarantena, ha aggiunto.
Anche dalla Romania,
le autorità sanitarie tentano di non allarmare ulteriormente la popolazione : il ministro
della Salute rumeno, Eugen Nicolaescu, ha affermato che non vi è nessun contagio a
persone per il momento; allo stesso tempo, tuttavia, ha lanciato un appello all'Organizzazione
Mondiale della Sanità, chiedendo mezzi e informazioni per fronteggiare l'emergenza.
I vaccini di cui la Romania dispone sono quelli generici contro l'influenza e non
prodotti più specifici contro il virus NH15, ovvero il Tamiflu, un antivirale prodotto
dalla Roche e la Relenza dei laboratori GlaxoSmithKline.
Il morbo dell'influenza
aviaria ha già provocato la morte di milioni di volatili e di una sessantina di persone
in Asia dal 2003 in poi, e gli esperti sanitari di tutto il mondo temono che, qualora
si compia il passaggio del contagio da uomo a uomo, l' H5N1 inneschi una pandemia
catastrofica, simile alla "spagnola" del 1918-1920.