2005-10-08 16:00:03

Dio ci invita nel regno della gioia: noi siamo liberi di dire sì o no.
Il commento al Vangelo di padre Rupnik


In questa 28a Domenica del Tempo Ordinario, la Liturgia ci presenta il Vangelo in cui Gesù, parlando in parabole ai principi dei sacerdoti e agli anziani del popolo, paragona il regno dei cieli a un re che fa un banchetto di nozze per suo figlio. Ma gli invitati alle nozze si rifiutano di partecipare perché impegnati nei propri affari. Allora il re dice ai suoi servi:


“Il banchetto nuziale è pronto, ma gli invitati non ne erano degni; andate ora ai crocicchi delle strade e tutti quelli che troverete, chiamateli alle nozze”.

Usciti nelle strade, quei servi raccolsero quanti ne trovarono, buoni e cattivi, e la sala si riempì di commensali.Il re entrò per vedere i commensali e, scorto un tale che non indossava l'abito nuziale, gli disse: Amico, come hai potuto entrare qui senz'abito nuziale? Ed egli ammutolì. Allora il re ordinò ai servi: "Legatelo mani e piedi e gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti. Perché molti sono chiamati, ma pochi eletti".

Su questo brano evangelico ascoltiamo il commento del teologo gesuita padre Marko Ivan Rupnik: RealAudioMP3








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