INDIA: INGERENZE STATALI NELLE SCUOLE CATTOLICHE DEL BENGALA
KOLCATA 7 ott. – Nel Bengala Occidentale il governo locale ha fatto sapere che le
scuole missionarie riconosciute dallo Stato devono seguire le norme statali circa
la nomina dei loro dirigenti, se vogliono ancora ottenere finanziamenti pubblici.
Kanti Biswas, ministro dell’Educazione scolastica, il 3 ottobre ha detto che si vogliono
“regolamentare le assunzioni” e che la decisione è stata comunicata a circa 1.500
scuole inglesi e bengalesi. “Nessuna scuola è obbligata a farlo – ha aggiunto - se
non prende le sovvenzioni del governo”. “Ogni scuola – ha aggiunto Ranajit Basu,
presidente della statale Commissione per il servizio scolastico – deve accettare le
nostre norme per le assunzioni, se vuole ottenere il finanziamento del governo”. Da
parte cattolica si è già osservato che questa imposizione governativa viola l’art.
30 della Costituzione indiana, che garantisce alle minoranze il diritto di regolare
e gestire le proprie istituzioni educative. “Mai in passato ci è stato chiesto
di osservare simili procedure per scegliere i dirigenti delle nostre scuole”, ha osservato
il sacerdote Faustine Brank, presidente del settore educativo della Bangiya Christiya
Parisheba, precisando che le ragioni, che sono alla base della selezione dei dirigenti,
non rispondono solo ai criteri “temporali” delle commissioni statali. Un vescovo ha
aggiunto l’intenzione di “resistere quanto possibile” a questa richiesta. (Asianews
– MANCINI)