HONG KONG 7 ott. - La diocesi di Hong Kong è pronta a chiedere una revisione giuridica
della nuova Legge sull’educazione (Education Ordinance, EO) entrata in vigore lo scorso
anno. Il vescovo, mons. Joseph Zen Ze-kiun, conferma che la denuncia dovrebbe
essere presentata sabato prossimo e spiega che l’istanza si basa sulla violazione
dell’articolo 141 della Basic Law (piccola costituzione ndr) del Territorio che garantisce
alle organizzazioni religiose il diritto di gestire le scuole private. “La riforma
introdotta dall’EO – dice – colpisce i nostri diritti. Noi vogliamo tornare alle modalità
di gestione scolastiche che esistevano prima”. La nuova legge, approvata dal Dipartimento
dell’educazione guidato da Arthur Lee Kwok-cheung, offre diversi benefici per le scuole
che mettono in atto da subito l’EO: assicurazione al personale della scuola; elasticità
nella gestione dei fondi; un bonus annuale di 350 mila dollari di Hong Kong (circa
35 mila euro). Secondo la legge, però, ogni scuola sostenuta economicamente dal
governo deve approntare un comitato organizzativo della scuola (School Management
Committee, Smc) con valore legale separato da quello delle istituzioni educative (Sponsoring
bodies, Sb). Il governo sostiene che questo permette una maggiore trasparenza e una
migliore democrazia mentre per i gestori scolastici è solo una manovra per intromettersi
nella gestione interna. Le scuole che rifiutano di applicare il decreto, inoltre,
vengono penalizzate: diversi rappresentanti cristiani lo hanno definito “discriminante
e razzista”.