2005-10-01 08:35:07

La preoccupazione dei vescovi spagnoli per la legge sull'educazione del governo Zapatero


(30 settembre 2005 - RV) I vescovi spagnoli hanno espresso “grande preoccupazione” per la bozza della Legge organica dell’educazione (Loe); a loro parere non tiene conto delle scelte dei genitori nell’educazione dei figli. E’ quanto riferisce l’agenzia Sir. “Si attribuisce alle Amministrazioni Pubbliche un potere tale che mira a far diventare lo Stato unico educatore”, scrive in una nota il Consiglio permanente della Conferenza episcopale spagnola, che ha chiuso ieri a Madrid la sua riunione. I vescovi sono contrari al progetto di legge perché “non rispetta la libertà di insegnamento” né la libertà dei genitori di scegliere la formazione religiosa e morale dei figli. Chiedono quindi, per i genitori, “più capacità decisionale, più pluralismo educativo e più potere”. Ricordano inoltre che “l’80 per cento dei genitori sono favorevoli all’insegnamento della religione cattolica per i loro figli” e ritengono che “sia una materia fondamentale, offerta obbligatoriamente da tutti gli istituti e facoltativa per gli studenti”. I prelati si sono anche detti preoccupati per la nuova materia che l’attuale governo intende inserire, ossia “l’educazione alla cittadinanza”, perché potrebbe andare a discapito della “libertà ideologica e religiosa”. C’è inquietudine anche per la posizione degli insegnanti di religione: se la legge verrà approvata saranno “impiegati della Chiesa”, una realtà cui la Chiesa si oppone perché ritiene che sia lo Stato a doverne sostenere i costi. La Conferenza episcopale spagnola è disponibile a dialogare con il governo su tali questioni ma constata che “purtroppo non c’è stata risposta all’offerta reiterata di dialogo”. (T.C.)








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